giovedì 20 marzo 2014

Greenify



 Ciao a tutti e benvenuti nella rubrica dedicata all'informatica di questo giornalino online, oggi volevo parlarvi di un modo per risparmiare le batterie dei nostri cellulari Android, agendo direttamente sui processi eseguiti dal vostro cellulare........ma andiamo con ordine!

Ogni app che installate, se comprende notifiche push (quindi molte) o anche se semplicemente è stata programmata in modo non ottimizzato, rimane attiva nel sistema anche se noi non lo vogliamo. Il concetto di base è che un'app, per poter rispondere in maniera pronta alle nostre richieste tende a rimanere sempre attiva cosicchè, quando noi ci clicchiamo, questa si apre velocemente. Detto questo, sembrerebbe un lato positivo averle in background sempre e comunque, se non fosse che la maggior parte dei dispositivi Android oggi sul mercato ha 1GB (o meno) di Memoria volatile per la memorizzazione temporanea delle impostazioni.

Android ha una gestione per cui parte della memoria del sistema viene precedentemente allocata al fine di garantire le funzioni di base del telefono che funzioneranno sempre e comunque, per cui se noi abbiamo 1GB di ram, ci ritroveremo con solo 880-900 MB disponibili al sistema e comunque dobbiamo contare che quella memoria è "a fondo perso". Il risultato è che il sistema, se non basato sul nuovo android 4.4 kitkat, sarà pesante da gestire e con un possibile utilizzo reale di soli 200 MB di RAM all'incirca. Se a questo fattore aggiungiamo il concetto sopra esposto si può intuire come avere tante app che girano sotto possa essere dannoso: la memoria si satura e le app vengono chiuse all'apertura di una nuova app, i processi "fanno a gara" per rimanere attivi ed il telefono si appesantisce inchiodandosi anche sugli utilizzi più banali.

A questo proposito ci viene in aiuto l'app che vi propongo oggi: Greenify.



Chiunque un po' navigato in questione di ROM e Android in genere conosce per bene le potenzialità di questo programma: permette di ibernare, ponendo in uno stato di standby, le app che l'utente sceglie e che quindi non saranno più attive in background, con conseguente alleggerimento del sistema.

PRO: Sistema più reattivo, più ram libera per le applicazioni e funzionamento automatico
CONTRO: ibernare l'app sbagliata può essere fastidioso e può portarvi a malfunzionamenti.

Prerequisiti: - Android 2.0 o superiore
            - Permessi di root (per il funzionamento completo, altrimenti dovrete ibernare manualmente le app)
            - Un po' di pazienza
            - 2,29 € se volete godere di tutte le potenzialità (lo consiglio)

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Ed ecco la guida passo-passo per usarlo al meglio:
1 - Aprire il Play Store e cercare "Greenify".
2 - Installarlo, se volete il tutto completo anche la versione a pagamento
3 - Apritelo e cliccate sul segno + in alto a destra, dopodichè spuntate le app che
            volete ibernare (consiglio Facebook, Drive, Dropbox ma anche whatsapp o messenger
            se avete rootato il telefono).
<------- da qui in poi solo con root del telefono ------->
4 - Una volta aggiunti, premete il pulsante con i pallini (menu) e selezionate "funzioni sperimentali..."
            arriverete ad un menu con un pulsante "Installa Xposed Installer", questo componente aggiuntivo
            servirà a greenify per poter ibernare le applicazioni autonomamente, senza alcuna richiesta
            dell'utente, che potrà pure dimenticarsene.
5 - aperta la pagina web nel browser, scendete fino alla scritta download e premete sul file apk
            (esempio: de.robx.android.xposed.installer_v25....) al termine del download, cliccate sulla
            notifica per installarlo, dopodichè premiamo su "Apri"
6 - Cliccate su "Moduli" e spuntate Greenify per attivarlo
7 - tornate al menu e cliccate su "Framework", dopodichè su "Installa/Aggiorna", poi su "Riavvio" e
            attendete il riavvio del vostro terminale
8 - tornate in greenify e andate nuovamente in "Funzioni Sperimentali", dopodichè spuntate tutto
            tranne "Modalità Turbo", che per ibernarvi le app velocemente vi scaricherà la batteria
            (battery drain).


Complimenti! :D Ora potrete godervi il vostro smartphone più veloce e meno intasato, e con i  passaggi con il root potrete ibernare automaticamente le app senza premere nulla, altrimenti dovrete farlo manualmente premendo sul pulsante con le lettere "zzz" interno all'app.



Andrea Cappadonna.

mercoledì 19 marzo 2014

Calcio, la Fifa dice sì alle donne in campo con il capo coperto



Sì al capo coperto in campo. Lo ha deciso l’International Board della Fifa, unico ente autorizzato a cambiare le regole del calcio. D’ora in poi - per un periodo di prova di 20 mesi - si potranno indossare hijab e turbanti. A dare la notizia è stato il segretario generale della Fifa Jerome Valcke: «I calciatori, ovviamente donne comprese, possono giocare con la testa coperta». IL CASO- Nel 2011, le donne della nazionale di calcio iraniana si erano ritirate da una partita della qualificazione olimpica contro la Giordania, proprio perché non autorizzate a indossare il velo. Il motivo per cui la Fifa non aveva permesso finora l’uso del capo coperto era legato a motivi di sicurezza: secondo l’associazione aumenterebbero i rischi di infortuni al collo e alla testa. Il periodo di prova servirà anche a verificare l’entità di questo pericolo.

martedì 18 marzo 2014

Tempo di motori



Cambiano gli assetti, le gomme e le posizioni nei test pre-mondiali in corso in Bahrain che si concluderanno domenica. Dopo il dominio dei motori Mercedes, la seconda giornata di prove offre un panorama diverso: tre macchine con tre motorizzazione diverse nei primi tre tempi.Il più veloce è sempre Sergio Perez su Force India con propulsore Mercedes (aveva dominato anche ieri),davanti a Fernando Alonso. Per la Ferrari è stata una giornata positiva: lo spagnolo si è concentrato sulla valutazione degli pneumatici e dell’assetto e ha girato più di tutti sulla pista di Sakhir con 122 tornate. L’altra notizia del giorno è il ritorno della Red Bull dopo i cronici problemi di surriscaldamento che l’avevano colpita nei giorni scorsi: Daniel Ricciardo si è portato a casa il terzo tempo,la RB10 ha è riuscita a completare 66 giri. Il tecnici di Milton Keynes hanno messo appunto una nuova configurazione che consente di aumentare il raffreddamento della monoposto. Quarta posizione per Felipe Massa: l’ex ferrarista su Williams ha superato il muro dei 100 giri confermando la resistenza dei motori V6 turbo Mercedes nelle prove. Infine, per Lewis Hamilton un fuori pista senza conseguenze.

TEMPI E GIRI

1.Sergio Perez, Force India, 1m 35.570s, 108 giri
2. Fernando Alonso, Ferrari, 1m 35.634s, 122 giri
3. Daniel Ricciardo, Red Bull,1m 35.743s, 66 giri
4.Felipe Massa, Williams, 1m 36.507s, 103 giri
5.Lenson Button, McLaren, 1m 36.901s, 52 giri
6. Jules Bianchi, Marussia, 1m 38.092s, 75 giri
7.Lewis Hamilton, Mercedes, 1m39.041s, 89 giri
8. Jean-Eric Vergne, Toro Rosso, 1m 39.636s, 61 giri
9. Esteban Gutierrez, Sauber, 1m 39.976s, 106 giri
10. Pastor Maldonado, Lotus, 1m 41.613s, 31 giri
11.
Marcus Ericsson, Caterham, 1m 42.516s, 55 giri